Nella danza contemporanea la ricerca è incentrata sulla qualità del movimento: saper lasciare e non solo tenere, come nel respiro.
Non è richiesta nessuna base classica poiché la tecnica contemporanea si differenzia da quella classica per capisaldi fondamentali nella cultura della danza quali la gravità, il suono del corpo inteso anche come voce ed ascolto, l'improvvisazione, il contatto ed il concetto contemporaneo di messa in discussione della bellezza classicamente intesa.
La tecnica contemporanea non solo accetta ma valorizza il concetto di gravità e di massa corporea ponendo alla base della composizione coreografica la tecnica d'improvvisazione. Crede inoltre nello sviluppo personale-sensoriale del danzatore al quale si richiederà sempre d'interpretare e mai d'eseguire. Con la tecnica contemporanea si supera/abbandona il tradizionale concetto di bellezza del movimento per giungere all'autenticità dello stesso, alla sua utilità ed unicità.
Oltre allo studio di SPAZIO/TEMPO/FORMA/MOVIMENTO, essendo lo strumento corpo nella sua interezza ad agire, è inevitabile affrontare problematiche legate alle emozioni, alla loro gestione quale componente fondamentale nella e della scena.
Nella danza contemporanea s'indaga inoltre il contatto tra i corpi, elemento di estrema importanza per verificare l'apertura dello strumento corpo, così difficile da ottenere. Nel lavoro a coppie si utilizza l'altro come fonte preziosa di analisi e di comprensione di sè stessi, l'imparare a toccare (disciplina che la Cultura ha, forse non a caso, completamente scordato) può essere inteso come "prendersi cura", aver tatto, sentire e fare senza pretendere, non pensare e volere. La scuola organizza a questo fiine performance urbane in luoghi non consoni alla danza, per poter verificare in contesti non adeguati l'efficienza dell'apertura ottenuta.
Insegnante: Manola Maiani
Insegnanti collaboratori: Sabrina Mazzuoli, Kat Rampackova, Cristina D'alberto, Carolina Amoretti, Martina Francone, Beatrice Kessi, Leonardo Diana, Françoise Parlanti, Simone Donati.
Insegnanti ospiti: Francesco Ventriglia, Sagi Gross, Daniele Ninarello, Pablo Tapia Leyton, Elena Giannotti, Leonardo Diana.
Nel corso Primi Passi, l'attività propedeutica alla danza è studiata per bambini dai 3 ai 6 anni e si offre ai partecipanti l'opportunità d'espressione fisica, emotiva e vocale.
Ai bambini vengono insegnate le varie parti del corpo per poterle utilizzarle come giochi nello spazio. Fin dal primo anno s'introduce l'educazione al respiro (ascolto) ed al contatto tra i corpi con giochi ed esperienze in gruppo ed a coppia.
Particolarmente idonea a chi non ha mai avuto nessuna esperienza di danza, questa classe ha come presupposto quello di lavorare sulla consapevolezza del proprio movimento senza creare tabù di nessun tipo per la mancata tecnica, che può essere addirittura una risorsa.
La formazione della danza contemporanea richiede qualità non solo formali ma anche emotive ed espressive. Nelle classi più avanzate si lavora particolarmente sulla consapevolezza delle qualità (aria, terra, fuoco e acqua), che corrispondono poi a esercizi di diverso ritmo motorio e ad un'alta consapevolezza di movimento di tutti i muscoli più interni. Il fine è quello di arrivare ad un linguaggio artistico che possa raccontare la contemporaneità intesa come quotidiana convivenza tra corpi e spazio. La creazione del coreografo lascia molto spazio alla creatività del singolo danzatore che ha l'opportunità di sondare un proprio specifico linguaggio.